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dal 12/07/2022 al 12/07/2022

Campi da golf più smart grazie a Mint

Mint, la giovane startup operativa nel settore agritech nel polo green Progetto Manifattura a Rovereto, ha sviluppato una nuova tecnologia smart in grado di rilevare i primi segnali della presenza di patogeni nei campi da golf.

La tecnologia consiste in un’applicazione 4.0 collegata ad una fotocamera e ad un sensore, addestrato tramite intelligenza artificiale, che vengono montati sui tosaerba. Attraverso un algoritmo, la tecnologia è in grado di individuare per il momento il fungo “Dollar Spot”, una delle malattie fogliari più comuni e fastidiose per i tappeti erbosi.

Come nasce la tecnologia di Mint per i tosaerba intelligenti

Il progetto di Mint è nato ascoltando amici appassionati di golf parlare di quanto siano fondamentali e al tempo stesso costose le manutenzioni del verde in questo settore.
Per un campo da 18 buche si arriva a spendere circa un milione di euro l’anno, tra ore uomo, fertilizzanti e agenti chimici.
Nello specifico, il green, ovvero la parte del campo intorno alle buche, deve essere sempre in perfette condizioni per garantire la buona qualità e la piacevolezza del gioco. Le sue ridotte dimensioni fanno però sì che eventuali malattie si diffondano in rapida progressione.
Per cercare di evitarle, ad oggi si utilizzano diversi sistemi:
  • la valutazione a occhio nudo da parte del personale
  • la rilevazione periodica tramite drone, quindi con la presenza di un tecnico esterno
  • il ricorso ai dati delle stazioni meteo e satellitari, che però permettono solo di fare stime nel primo caso o accorgersi del danno quando ormai è macroscopico nel secondo.

La tecnologia basata su un algoritmo

Dal tentativo di dare soluzione a queste problematiche, è partito lo sviluppo un sensore innovativo dotato di fotocamera con scheda elettronica, che invia direttamente le immagini a una piattaforma dedicata da montare sulle macchine per lo sfalcio erba.
Non si tratta, però, di una normale telecamera di sorveglianza. Il sensore, infatti, si basa su un algoritmo intelligente, addestrato a riconoscere e inviare soltanto i fotogrammi che rilevano una anomalia, scartando gli altri.
Per il momento il sensore è in grado di riconoscere le immagini del “Dollar spot” la malattia fogliare più diffusa e dannosa nei campi da golf montani e sarà presto applicata ai green mower in uso al Dolomiti Golf Club di Sarnonico, in Val di Non.

L’innovazione di questa tecnologia

La manutenzione dei campi da golf è altamente tecnologica: l’irrigazione è centralizzata, la rilevazione della posizione delle macchine permette che non si creino interferenze tra giocatori e manutentori, le partenze sono gestite in modo più efficiente.
Grazie a questo nuovo progetto di Mint, ora anche la verifica del green avverrà in modo sistematico e sofisticato, dando feedback pressoché quotidiani per poter intervenire tempestivamente e troncando sul nascere la diffusione dei patogeni. Il grande vantaggio è quello della diminuzione dell’uso di fertilizzanti e soluzioni chimiche.

Mint e gli obiettivi futuri

La startup Mint, nata nel 2020, punta a ridurre gli sprechi nel mondo dell’agricoltura grazie all’Industria 4.0. Al suo interno, lavorano cinque addetti – di cui tre non ancora trentenni – con competenze in ambito ingegneristico, informatico, elettronico e commerciale.
L’obiettivo futuro è quello di continuare ad addestrare l’algoritmo raccogliendo più immagini possibili, in modo che sia in grado di riconoscere anche altri tipi di parassiti e possa essere usato anche in altri contesti.
Mint, infatti, punta a proporre la propria tecnologia ad altri golf club italiani e stranieri, ma anche ai manutentori delle aree verdi e ai rivenditori di macchine tosaerba.

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