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Siglato l'accordo con SICOR Spa per la cessione dell'immobile di via Caproni a Rovereto. Attesi 35 nuovi posti di lavoro

21/04/2010 -

(d.m.) – Trentino Sviluppo e SICOR Spa hanno raggiunto un accordo preliminare per la cessione dell’immobile industriale di Rovereto alla società specializzata nella produzione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione. Un’area di oltre 20 mila metri quadrati in via Caproni n. 32 nella quale SICOR produrrà nuovi sistemi di trazione per ascensori basati su motori gearless. Appena terminati i lavori di adeguamento l’azienda occuperà 112 persone, 35 in più rispetto al numero attuale di dipendenti. L’accordo è stato siglato nel pomeriggio oggi, mercoledì 21 aprile, presso la sede di SICOR da Diego Laner, consigliere delegato di Trentino Sviluppo e Giacomo Spezzapria, amministratore delegato di SICOR Spa, alla presenza dell’assessore provinciale Alessandro Olivi.

L’immobile era stato messo sul mercato da Trentino Sviluppo nel novembre 2009 con un bando che lo assegnava, a partire da un corrispettivo di 5 milioni e 980 mila euro, al soggetto in grado di fornire le migliori garanzie in merito alla sua riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento ai fini produttivi. Ad aggiudicarselo è stata quindi SICOR Spa che si è impegnata a garantire a regime, e per un periodo di cinque anni, il mantenimento di 112 posti di lavoro, 35 in più rispetto agli attuali 77 dipendenti e ben al di sopra del limite minimo di 73 occupati previsto dal bando di gara per la cessione dell’immobile.
«Un segnale positivo – sottolinea Alessandro Olivi , assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - in un momento generale di difficoltà al quale non sfugge neppure l’economia trentina. E’ importante che questo spazio riacquisti una propria vitalità produttiva, grazie ad un’iniziativa che consentirà di creare 35 nuovi posti di lavoro qualificati, dando quindi delle risposte concrete sul versante occupazionale che è l’aspetto della crisi che la Provincia di Trento sta monitorando con maggiore attenzione e preoccupazione».
«Questo accordo – conclude Olivi – conferma l’area industriale di Rovereto quale punto di riferimento per imprese innovative che vogliono usufruire dell’opportunità di far parte di un distretto ormai diffuso e radicato sul territorio. Da parte sua la Provincia non può che confermare il sostegno pieno e convinto alla vocazione industriale della Città della Quercia».
Un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti. «Il ruolo di Trentino Sviluppo - osserva il consigliere delegato Diego Laner – non è quello di massimizzare il ritorno degli investimenti immobiliari ma piuttosto, anche attraverso questo tipo di operazioni, di sostenere le aziende supportandole nel loro sviluppo a beneficio del territorio. Perciò quando un immobile non è più funzionale ai nostri obiettivi viene rimesso sul mercato. Con un’attenzione fondamentale, però: oltre al prezzo di cessione esigiamo anche precise garanzie circa il recupero dell’immobile ai fini produttivi, valutando la solidità del piano industriale di chi si candida ad acquistarlo, e la capacità di garantire determinati livelli occupazionali. Per questo entro maggio chiuderemo la nostra istruttoria interna, che per il completamento attendeva quanto condiviso in questo accordo, all’esito della quale sarà poi vincolata la firma del contratto. Prevediamo comunque che il tutto possa concludersi già prima dell’estate».
«Si tratta di un passo decisivo - sottolinea Giacomo Spezzapria , amministratore delegato di SICOR Spa – e di un investimento importante che consente all’azienda di implementare le produzioni di argani riduttori con la fabbricazione anche dei motori elettrici e con lo sviluppo e la realizzazione dei nuovi sistemi di trazione per ascensori basati su motori gearless, cioè senza ingranaggi, e sulla microelettronica di controllo». Spezzapria ha ricordato anche l’intensa collaborazione con l’Università di Trento, fondamentale per assicurare la continua innovazione tecnologica di un’azienda fortemente proiettata in una dimensione internazionale, che realizza il 90% del fatturato proprio grazie alle commesse estere.
Il compendio immobiliare di via Caproni 32 a Rovereto (comune catastale di Lizzana), conosciuto ai più come “ex Gardafilo”, era stato acquistato da Trentino Sviluppo nel dicembre 2004 dall’azienda Italedil srl, società del Gruppo Aquafil. Dopo l’acquisto del compendio lo stesso è stato utilizzato da società facenti capo allo stesso gruppo Aquafil, ed in parte lo è ancora oggi, nell’ambito di una progressiva riorganizzazione logistica che ha visto il gruppo industriale con sede ad Arco riorganizzare l’attività e radicarla sul territorio trentino. L’immobile insiste su un lotto di circa 20.100 metri quadrati, di cui 17.600 metri quadrati di superficie coperta distribuita su due livelli: 10.900 metri quadrati posti al piano terra, disponibili sin d’ora, mentre i 6.700 metri quadrati del piano interrato sono attualmente concessi in locazione ordinaria ad un terzo soggetto.
A parziale copertura del prezzo di cessione SICOR si è avvalsa della facoltà di proporre la permuta di un proprio immobile, sito anch’esso in via Caproni, il cui valore sarà stabilito da apposita perizia asseverata.
Come da bando SICOR si impegnerà al mantenimento della destinazione ad uso produttivo dell’immobile e rispetterà precisi impegni di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento del sito. Non appena l’atto sarà perfezionato SICOR si impegnerà inoltre a mantenere la propria sede sul territorio trentino per almeno 5 anni e per lo stesso periodo manterrà fede ai livelli occupazionali di 112 unità indicati nel piano industriale.
Da parte sua Trentino Sviluppo s’impegna a non concedere in utilizzo ad imprese concorrenti il compendio industriale ceduto da SICOR per un periodo massimo di 5 anni.

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