Trentino Sviluppo

EU-BIC
EU-BIC
Visit Trentino
Visit Trentino

Avio: nove aziende artigiane fanno rivivere il complesso "ex CEP"

24/02/2011 -

(d.m.) Era vuoto dal marzo 2010. Da quando CEP Spa, azienda del Gruppo Calzedonia, aveva smesso di produrre calze e collant in quel sito di Avio. Oggi, laddove un anno fa operava un’unica impresa, ne entrano nove. Nove aziende artigiane locali, alle quali è affidato il compito di recuperare e far rivivere l’immobile industriale di via del Lavoro n. 30. Ci sono piastrellisti e lavoratori del ferro, carrozzerie e ditte di imballaggi in legno, che occuperanno circa 3 mila dei 5 mila metri quadrati coperti disponibili. L’atto di compravendita è stato siglato oggi, giovedì 24 febbraio, da Diego Laner, consigliere delegato di Trentino Sviluppo, e dai legali rappresentanti delle nove aziende acquirenti che hanno risposto all’avviso pubblicato nel maggio 2010. Un bando che, per precisa scelta della Provincia autonoma di Trento, ha inteso in questo caso privilegiare più aziende locali di piccole dimensioni, riuscendo così ad intercettare le istanze del territorio. Un’operazione del valore complessivo di 1,9 milioni di euro, per la quale le singole imprese potranno beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa provinciale.

«Un’iniziativa alla quale hanno concorso diversi soggetti, Provincia, Trentino Sviluppo, Associazione Artigiani e Comune di Avio – ha spiegato Alessandro Olivi , assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – della quale vorrei sottolineare due aspetti. Il primo è la reattività, la vivacità del territorio di Ala e Avio, dove le imprese si sono ingegnate per immaginare un futuro diverso e dove nove aziende artigiane, quindi di piccole dimensioni, si sono candidate all’acquisto di una parte importante di questo compendio che altrimenti, considerati i tempi di crisi, sarebbe rimasto vuoto probabilmente per molto tempo».
«L’altro aspetto fondamentale – ha sottolineato Olivi – è che si è discusso in questi ultimi anni di una Trentino Sviluppo e quindi di una Provincia molto invasiva nelle operazioni di acquisto del patrimonio produttivo, seppure con la formula del leaseback. Questa volta invece vendiamo, cediamo un immobile alle imprese, ed è questa una delle funzioni tipiche fondamentali di Trentino Sviluppo: recuperare sul territorio, quando è utile farlo, siti produttivi strategici con il compito di restituirli all’economia e di metterli a disposizione delle esperienze più dinamiche del tessuto produttivo locale. Questo è accaduto con l’operazione ex CEP ed è importante che sia avvenuto non secondo lo schema tradizionale, di ricerca di un’attività sostitutiva che abbia caratteristiche più o meno omogenee con ciò che non c’è più, quindi di un’industria manifatturiera con dimensioni adeguate per riempire lo spazio rimasto vuoto, ma una ricerca voluta e preparata per dare delle risposte alle imprese di piccole dimensioni, al mondo dell’artigianato. Questo è stato possibile perché ancora una volta il rapporto tra Provincia e Trentino Sviluppo si è dimostrato capace di grande flessibilità, in grado di adeguarsi alla domanda, di dare risposte concrete ai bisogni espressi dalle nostre aziende».
«Con questa operazione – ha evidenziato Roberto De Laurentis , presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese della Provincia di Trento - è stato costruito un modello. Un percorso nuovo dettato dalla politica, pienamente condiviso dalla nostra associazione, ma voluto fortemente soprattutto dalle nove aziende che ci hanno messo l’anima e non solo quella, anche risorse e denaro. Ci scrolliamo di dosso così un luogo comune, quello che gli artigiani viaggino sempre e solo per conto proprio, dimostrando che quando è il momento sanno anche camminare insieme. E’ un momento difficile, duro, ma proprio in questi momenti vediamo azioni come questa che fanno capire come noi non ci fermiamo, come giochiamo anche il nostro capitale personale e ce lo giochiamo sul tavolo del futuro. Perché quando noi, a differenza delle grandi aziende che muovono capitali, muoviamo il nostro capitale personale fatto di impegno, di passione, di volontà, sappiamo che ci impegniamo anche a livello personale e familiare non solo per domani, ma soprattutto per dopodomani e dopodomani ancora».
Flavio Tosi , vicepresidente di Trentino Sviluppo, ha evidenziato in particolare la valenza sociale dell’operazione. «Nella quale – ha spiegato Tosi – ciascuna ditta artigiana ha saputo fare un passo indietro per fare tutti assieme un passo avanti. Credo in questa sorta di condominio produttivo, perché se è vero che viviamo in un mondo virtuale, è anche vero che trovarsi tutti i giorni al lavoro, condividere fin dall’inizio un progetto comune e perseguire quella sinergia di rete tra aziende locali è l’unico modo per crescere ed essere competitivi anche fuori dai confini provinciali. Con l’atto siglato oggi si è inoltre recuperato un immobile esistente, evitando di costruirne di nuovi su un territorio già di per sé scarso, e si sono portate fuori dal centro abitato di Avio alcune aziende, a beneficio loro e di tutta la cittadinanza. Questa operazione infine dà fiducia, è un segnale importante per tutto il Trentino, ed auspico possa essere replicata anche in altri contesti produttivi».

Trentino Sviluppo aveva rilevato il compendio industriale di Avio, situato in Via del Lavoro al civico n. 30, da CEP Spa il 5 giugno 2008, cedendolo contestualmente in locazione alla stessa azienda che ha continuato ad operare nel sito fino al marzo 2010. Trentino Sviluppo lo ha quindi rimesso sul mercato con un avviso pubblico il 17 maggio 2010.
Nella valutazione dei rispettivi piani industriali Trentino Sviluppo ha applicato i criteri varati specificatamente dalla Giunta provinciale per “l’operazione ex CEP”: priorità è stata data, in particolare, ai gruppi di piccole imprese locali con sede nei comuni di Ala, Avio o confinanti che hanno intrapreso progetti aggregati di utilizzo dell’immobile; via preferenziale, ancora, alle imprese che ampliano attività già esistenti negli stessi comuni; priorità, infine, alle ditte che spostano la propria attività dal centro abitato dei medesimi comuni trasferendosi nell’immobile di nuova acquisizione.
Due i lotti in cui è stato suddiviso l’immobile “ex CEP”, rimesso sul mercato per un valore complessivo di 3,1 milioni di euro. Il lotto A, del valore di 1,2 milioni di euro, comprende 2.089 metri quadrati coperti con capannone industriale, uffici di varia metratura, sala riunioni, pertinenze e piazzale: sarà oggetto di un’operazione di cessione che verrà perfezionata in un secondo momento. Il lotto B, di 3.091 metri quadrati coperti, messo in vendita ad un valore di 1,9 milioni di euro, è la porzione oggetto dell’operazione siglata oggi e comprende tra l’altro un laboratorio, due uffici, mensa e deposito, uno spaccio aziendale. Toccherà ora alle imprese artigiane che l’hanno acquistato realizzare direttamente i lavori necessari ad un suo pieno e funzionale recupero, con conseguenti possibili economie e l’opportunità di personalizzare i singoli spazi produttivi.

Ecco le nove aziende, tutte con sede ad Avio, che si sono aggregate, proponendosi in un’unica cordata, per concludere l’operazione di acquisto di una consistente parte dell’immobile: oltre 3.000 metri quadrati di superficie coperta che, considerando anche terreni e parti comuni, arriva a 9.400 metri quadrati complessivi:
-   Renzo Gatti , impresa individuale attiva nella posa in opera di pavimenti in marmo e piastrelle: ha acquistato una porzione di immobile pari a circa 230 metri quadrati;
-   Vittorio Dalle Vedove , impresa individuale, attiva nel settore dei rivestimenti  di pavimenti e muri: utilizzerà i circa 230 mq. acquistati come magazzino e laboratorio;
-   Luca Gerola , impresa individuale attiva nei lavori di carpenteria metallica: ha acquistato un spazio di circa 470 mq.;
-   Trentino strutture di Gabriele Secchi , impresa individuale anch’essa specializzata nella carpenteria metallica per l’edilizia: ha acquistato una porzione di immobile pari a circa 2.100 mq.;
-   Azzetti S.r.l. , impresa edile che nei circa 1.800 mq. a sua disposizione realizzerà un magazzino dedicato in particolare al settore della piccola carpenteria in ferro;
-   Avio Legnami S.n.c. di Cristoforetti Umberto & C. , società che produce imballaggi di legno e bancali su misura: ha acquistato circa 2.300 mq. di superficie totale, riuscendo in tal modo a razionalizzare spazi e lavorazioni con l’intendo di introdurre un nuovo macchinario sega tronchi tecnologicamente avanzato;
-   Franco Antonelli , impresa individuale attiva nella produzione di scale, mobili, porte, portoni e rivestimenti in legno massiccio: ha acquistato circa 800 mq. con l’intento di ampliare l’attività trasferendosi dal centro abitato dove attualmente opera;
-   Giuseppe Zanoni , impresa individuale che svolge attività di meccanico, gommista ed elettrauto, alla quale vanno circa 700 mq., nei quali realizzare anche un nuovo magazzino ricambi;
-   Carrozzeria Panozzo Sergio , ditta in via di costituzione che nei nuovi spazi di circa 700 mq dentro l’immobile ex Cep avvierà una nuova carrozzeria.

Aziende che oggi hanno una consistenza complessiva pari a 22 unità di lavoro annue (ULA) e che, grazie anche ai nuovi spazi a disposizione, possono in prospettiva investire nei rispettivi piani di sviluppo potendo contare su maggiori opportunità.
Sul prezzo di acquisto dell’immobile – pari a 1,9 milioni di euro, frazionato in base allo spazio acquistato da ciascuna ditta – si applicano le agevolazioni previste dalla normativa provinciale, rappresentate in tal caso dalla cosiddetta “direttiva aree” e dalle agevolazioni sugli investimenti previste dalla legge provinciale 6/1999 (“legge unica dell’economia”).
Un’operazione doppiamente rilevante perché, oltre a restituire alla sua funzione produttiva un immobile importante per dimensioni, strategico per collocazione e significativo per storia industriale, costituisce un esempio di “cordata” tra imprese artigiane, in gran parte ditte individuali, che hanno unito le forze per acquistare il compendio dove tra pochi mesi - dopo averlo ristrutturato con il proprio ingegno e sulla base delle specifiche esigenze - si troveranno a lavorare fianco a fianco in una sorta di “condominio produttivo” che potrà rappresentare un contesto capace di favorirne l’aggregazione sostenendo virtuose sinergie.
Un’iniziativa sperimentale per Avio e la Vallagarina, questa sul compendio “ex CEP, che ricorda un’analoga operazione già realizzata da Trentino Sviluppo nel 1996 con l’ex cotonificio di Storo (sette le imprese che allora si divisero l’immobile dove operava Filatura Trentina Srl) e che potrebbe presto trovare un seguito a Malé, dove già sono state raccolte a cura di Trentino Sviluppo una ventina di manifestazioni di interesse per la cessione ad altrettante piccole e medie imprese locali di una porzione di immobile “ex Lowara”.

Download

Torna all'elenco Indietro