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Nomadismo digitale, smart working? Se ne parla all’Innovation Academy

14/04/2025 - (m.d.c.) – Come si costruisce un buon equilibrio tra smart working e lavoro in presenza? Cos’è il nomadismo digitale? Qual è la chiave di volta per attrarre e trattenere in azienda nuovi talenti? Di questo e molto altro si parlerà mercoledì 16 aprile all’Innovation Academy. Il percorso formativo di Trentino Sviluppo per professionisti, startupper, aspiranti e neoimprenditori dedicherà infatti un approfondimento agli impatti organizzativi delle nuove forme del lavoro. L’incontro si terrà dalle ore 9:00 alle 13:00 nello spazio eventi di “Be Factory”, in Progetto Manifattura a Rovereto. L’iniziativa rientra nel progetto “Trentino for Talent”, ideato da Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro per sensibilizzare le imprese sull’importanza dei processi di attrazione e “retention” dei talenti.

«In un contesto sempre più competitivo e globale – spiega Monica Carotta, direttrice dell’Area Attrazione di Trentino Sviluppo - è fondamentale per le imprese investire in attività di sensibilizzazione e formazione sulla gestione dei talenti. Il mondo del lavoro è cambiato, e con esso anche le esigenze e le aspettative dei lavoratori. Le aziende devono quindi adottare nuovi sistemi e approcci per attrarre, valorizzare e trattenere i talenti. Questo è uno degli obiettivi del servizio Trentino for Talent, nato proprio per rispondere alle esigenze delle imprese, supportandole nel rafforzamento delle proprie risorse umane. Investire in questo ambito significa rafforzare il tessuto economico e sociale, creando un ambiente di lavoro stimolante e innovativo, che favorisca la crescita delle persone. Anche così possiamo contribuire ad accrescere la competitività del Trentino a livello nazionale e internazionale».
Interverranno le esperte del Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento e la professoressa Roberta Cuel del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento e presidente del comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG).
«Le nuove forme del lavoro, dallo smart working strutturato al nomadismo digitale - spiega Roberta Cuel – non sono più sperimentazioni, ma realtà quotidiane in molte organizzazioni. Eppure, la sfida più grande non è solo ‘abilitare’ la flessibilità ma gestirla bene. Per coordinare team ibridi in modo efficace servono nuove procedure, strumenti condivisi, e una governance chiara delle relazioni di lavoro. Dalla nostra analisi su vari contratti di lavoro agile e da focus group regionali con circa 80 manager delle risorse umane di aziende italiane, emergono vari punti di attenzione, come una necessaria riformulazione di competenze, ruoli, processi e modelli organizzativi volti a concedere flessibilità e allo stesso tempo a sviluppare strategie di coordinamento solide. Il lavoro del futuro richiede strutture leggere ma intelligenti, capaci di coniugare autonomia e coerenza organizzativa. La flessibilità, se non è accompagnata da una nuova cultura manageriale e da pratiche coerenti, rischia di diventare un ostacolo».
Durante il seminario, si parlerà dunque dei nuovi bisogni dei lavoratori e delle buone pratiche di gestione della flessibilità al lavoro, nonché dei ruoli e delle nuove competenze per chi si occupa di personale. Data la crescente necessità di utilizzare un ampio approccio nella ricerca dei talenti, anche all’estero, verrà poi offerta una panoramica sule tipologie di ingresso e soggiorno dei lavoratori nel nostro Paese. In particolare, verranno presentati alcuni strumenti: la Carta blu UE, la conversione dei permessi di lavoro e le procedure per attivare forme di distacco dei lavoratori e delle lavoratrici extra UE.


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