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Progetto Manifattura “best practice” europea per la transizione sostenibile

05/06/2024 - (m.d.c.) – Armonizzare e agevolare la transizione ecologica nei diversi stati membri: è questo l’obiettivo del progetto europeo “Cohesion for Transition”. Questa iniziativa consiste in una piattaforma per lo scambio di buone pratiche tra territori ed è finalizzata a promuovere un uso migliore e più sinergico dei fondi europei per affrontare la transizione ecologica. Ieri e oggi, all’interno del gruppo di lavoro dedicato all’energia, che si riunisce periodicamente a Bruxelles, sono stati presentati anche gli spazi Be Factory di Progetto Manifattura, l’incubatore green di Trentino Sviluppo a Rovereto, come esempio di buona pratica per la transizione sostenibile.

La Provincia autonoma di Trento è infatti parte del progetto “Cohesion for Transition” in due diversi gruppi di lavoro: quello sul cambiamento climatico e quello, appunto, sull’energia che si è riunito a Bruxelles ieri e oggi.
Ieri, nello specifico, sono state illustrate le diverse fasi che hanno portato alla costruzione dei nuovi spazi produttivi “Be Factory” affacciati sul Leno. I moduli disegnati da Kengo Kuma sono stati ultimati nel 2020 e oggi ospitano imprese e startup impegnate nell’ambito della sostenibilità, dell’agritech, delle energie pulite, della qualità della vita e dell’industria dello sport.
Il confronto si è concentrato sul tema della progettazione partecipata degli spazi, che ha visto la creazione di tavoli di lavoro con i diversi operatori economici e rappresentanti della comunità, delle istituzioni e dell’associazionismo locale, ma anche sulle scelte dei materiali, volte all’impiego, laddove possibile, di legno e pietra locali per la costruzione e alle accortezze relative all’impiego di pannelli fotovoltaici e altre forme di energie rinnovabili. La conferenza è stata poi occasione per discutere sull’efficientamento energetico della parte storica di Progetto Manifattura e del bilanciamento, dunque, tra la necessità di preservare il patrimonio architettonico locale e di ammodernarlo per ridurre gli sprechi di calore ed energia. L’incontro si è concluso con una riflessione sulla riduzione del consumo di suolo e sulla possibilità di ridare nuova vita ai compendi industriali dismessi tenendo conto dei cambiamenti economici avvenuti negli anni, privilegiando quindi la mobilità sostenibile, per esempio la possibilità di arrivare in azienda in bici o predisponendo le colonnine per la ricarica elettrica e le nuove forme di lavoro, con la creazione di spazi di coworking e network informale per giovani startupper, ricercatori e neoimprenditori.
I lavori del gruppo sull’energia proseguiranno oggi con i panel tecnici sull’uso delle rinnovabili.


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