Autostrada Pedemontana guarda alle case in legno trentine
19/11/2009 -
(d.m.) – C’era la signora Alina, che entro pochi mesi vedrà demolita la propria abitazione a Lentate sul Seveso. C’era la famiglia Pirillo di Macherio, che ad una manciata di metri dalle finestre di casa vedrà passare le tre corsie della nuova autostrada. Sono una sessantina gli espropriati dell’Autostrada Pedemontana Lombarda che oggi, giovedì 19 novembre, sono arrivati in Trentino per vedere e toccare con mano le case in legno che, se lo vorranno, potranno diventare le loro nuove abitazioni. La visita, organizzata dal Distretto Tecnologico Trentino in collaborazione con Trentino Sviluppo ed il coordinamento del Progetto speciale distretti tecnologici della Provincia di Trento, ha fatto tappa a Chiari (Brescia), a Codino, Tione, e Tiarno, in val di Ledro. Dopo la gara di solidarietà per l’Abruzzo, un altro riconoscimento per le case in legno trentine.
Con l’approvazione il 6 novembre scorso del progetto definitivo e del piano finanziario del Sistema Viabilistico Pedemontano da parte del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, entro febbraio 2010 partiranno i lavori per la costruzione dell’importate arteria lunga 157 chilometri (di cui 87 in autostrada) che collegherà Varese e Bergamo, passando per le aree ad alta intensità industriale a nord di Milano.
Un’opera da 4,51 miliardi di euro attesa da oltre cinquant’anni che comporterà tuttavia 22 mila interventi di esproprio, tra terreni, aziende e case, che coinvolgeranno 19 mila persone. Un centinaio gli edifici che dovranno essere abbattuti, tra cui una trentina di fabbriche ed una cinquantina di abitazioni.
Proprio da qui è partita “l’operazione ascolto” di Autostrada Pedemontana Lombarda, che ha messo in campo oltre mille incontri con la popolazione nei comuni interessati dal tracciato autostradale. Lo sforzo di attenzione ambientale e sociale di Pedemontana ha avuto dei risvolti anche sulle modalità di esproprio, per le quali è stato accantonato un fondo di 560 milioni: non i classici espropri con congruo indennizzo, ma la possibilità, per chi lo desidera, di avere in pochi mesi, con onere a totale carico di Pedemontana, una casa tutta nuova e al top per quanto riguarda gli standard hi-tech sia in riferimento ai materiali utilizzati sia per quanto riguarda la resa energetica e l’impatto ambientale dei nuovi edifici.
Grazie alla partnership con il distretto Habitech, forte di oltre 300 tra aziende e progettisti leader nel settore dell’edilizia ecocompatibile, Pedemontana lavorando per offrire la possibilità alle famiglie espropriate di avere in tempi rapidi una casa in legno dotata di certificazione energetica, un buon livello di isolamento termico ed acustico ed un’estetica particolarmente gradevole.
«Questa iniziativa di Pedemontana – sottolinea Diego Loner
, dirigente generale per il Progetto speciale promozione dei distretti tecnologici della Provincia di Trento – testimonia l’ottima percezione che sta maturando nei confronti del sistema trentino delle case in legno, non solo come tecnica di prefabbricazione ma come modello innovativo di costruzione che si basa su un prodotto naturale e che assicura maggiore affidabilità in termini di sicurezza e di confort».
«Il 6 febbraio prossimo - spiega Umberto Regalia
, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda - partiremo con i primi cantieri. Abbiamo già avviato l’iter degli espropri e ci rendiamo conto di cosa significhi per una famiglia perdere la propria casa, uno dei beni più cari. Perciò cerchiamo di compensare almeno in parte questo disagio offrendo alle famiglie la possibilità di ricevere una nuova casa totalmente a carico di Pedemontana. La soluzione casa in legno é l’unica che ci permette realizzazioni in tempi rapidi e a costi paragonabili a quelli delle case tradizionali. In più offriamo un’abitazione migliore dal punto di vista del risparmio energetico».
«Siamo venuti in Trentino – continua Regalia – perché in Lombardia non esistono realizzazioni di questo tipo e perché è importante per le famiglie vedere dal vivo, sfatando un luogo comune secondo il quale casa in legno significa casetta, prefabbricato, sistemazione provvisoria. Le vostre realizzazioni sono di grande pregio e qualità e da questo punto di vista danno garanzie assolute».
La visita di oggi è servita proprio per permettere alle famiglie lombarde di conoscere ed apprezzare le caratteristiche qualitative delle case in legno costruite dalle aziende trentine.
Appuntamento quindi il mattino a Chiari (Brescia) per vedere un nucleo di edifici in legno costruiti con la tecnica “a pannello” da un’azienda della Val di Fiemme. A mezzogiorno visita ad uno stabilimento a Condino.
“Come reagiscono le case in legno in caso d’incendio? A quanti piani posso arrivare? Come si fissano i sanitari?”. Tante le domande da parte di famiglie, giovani ed anziani lombardi coscienti di vivere una sorta di anticipazione di quella che potrà essere la loro futura nuova casa. «La nostra casa dovrà essere demolita per rettificare un tratto di autostrada – raccontano i coniugi Alina e Luigi Grosso
di Lentate sul Seveso (Milano) – e la soluzione di una nuova casa in legno costruita da Pedemontana per noi è l’unica percorribile».
Franco Pirillo
sfiora con la mano le pareti prefabbricate, osserva gli impianti tecnologici, chiede spiegazioni. Vive con la moglie Arianna Zuliani a Macherio, provincia di Monza. «Speriamo in bene – confida – perché mi devo spostare con la mia attività di commercio di rottame di ferro e ho bisogno di un capannone dove mettere i camion. Ma mi hanno detto che non ci sono problemi, che con il legno si possono costruire anche volumi importanti».
Quindi, dopo il pranzo, partenza per Tione con visita ad una casa bifamiliare costruita “a telaio”. Nel pomeriggio trasferimento in Val di Ledro, a Tiarno, dove c’è stata la possibilità di entrare in un’altra abitazione. Infine il ritorno a Milano.
Le famiglie espropriate avranno tempo fino al prossimo Natale per decidere se aderire o meno all’offerta di una nuova casa in legno. Nel frattempo Autostrada Pedemontana sta già lavorando alla stesura di un capitolato prestazionale che sarà alla base di una gara di aggiudicazione tra imprese. «Chiederemo comunque alle aziende che concorrono alla fornitura delle case in legno – spiega ancora Regalia – di garantire anche a chi vorrà acquistarsi da sé la propria casa l’accesso alle stesse condizioni di prezzo e di qualità assicurate a Pedemontana».