Trentino Sviluppo

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Marangoni concentra a Rovereto produzione e ricerca. Lease back sullo stabilimento

28/07/2010 -

(d.m.) Siglata l’operazione di acquisto da parte di Trentino Sviluppo del compendio industriale Marangoni di via del Garda n. 6 a Rovereto. Circa 109.000 metri quadrati, ceduti ad un prezzo di 40,9 milioni di euro, che la stessa Marangoni Spa si impegna a riacquistare in 18 anni versando canoni periodici. L’operazione di lease-back permette al Gruppo industriale leader nella produzione e ricostruzione di pneumatici - dieci stabilimenti nel mondo, circa 2 mila occupati - di equilibrare la propria struttura finanziaria e garantire l’attuazione del Piano industriale che prevede entro il 2012 investimenti per circa 50 milioni di euro, di cui 10 milioni nel solo stabilimento di Rovereto. A Rovereto verrà anche costruita la palazzina che ospiterà il Centro Ricerche del Gruppo. Marangoni Spa si impegna a mantenere in Trentino almeno 300 unità lavorative annue fino al 2013.

Sono questi i contenuti dell’Accordo aziendale che ha accompagnato l’operazione di lease-back (compravendita e contestuale contratto di leasing). Il documento evidenzia i benefici e le esternalità positive di un’operazione straordinaria in merito alla quale la Giunta provinciale ha ottenuto dall’azienda una serie di impegni, formalizzati in precise “clausole sociali” che Marangoni Spa dovrà rispettare e dalle quali ci si attende una stabilizzazione del Gruppo in Trentino con importanti ricadute sull’intero territorio provinciale.
«Un’operazione – sottolinea Alessandro Olivi , assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - che riguarda il più importante Gruppo industriale trentino, un Gruppo che ha una sua profonda storia ed un forte radicamento al territorio, dal quale è partito espandendosi ed internazionalizzandosi».
«Alla fine del 2008 – ricorda Olivi - il Gruppo ci aveva rappresentato una situazione di difficoltà legata alla profonda crisi che ha investito il settore, ed era alla vigilia di un piano di riorganizzazione che avrebbe messo in dubbio non tanto la permanenza a Rovereto, ma avrebbe comunque portato ad un ridimensionamento del polo originario, rischio a suo tempo palesato dall’annuncio dell’apertura di una procedura riguardante alcuni esuberi. Si è quindi avviato un confronto con l’azienda durato molti mesi, fino a trovare l’accordo su un importante punto di incontro: quello cioè non solo di stabilizzare l’industria a Rovereto, ma di rilanciare al contempo tale sito produttivo come la vera “testa pensante” dell’azienda. Il lease-back contiene perciò una serie di clausole che se da un lato riguardano l’aspetto dell’occupazione, passando dall’annunciato piano di esuberi al fatto di non prevedere alcun licenziamento ed anzi al consolidamento dell’occupazione, dall’altro impegnano l’azienda in una scelta importante: quella di concentrare a Rovereto la sede direzionale del Gruppo e di investire sul Centro di ricerca che alimenterà gli altri siti produttivi». «Una scelta strategica – ribadisce l’assessore Olivi - che dimostra come, al di là dell’attaccamento del Gruppo alla città dove ha mosso i primi passi, c’è la precisa scelta di fare di Rovereto e del Trentino il luogo a cui l’azienda affida la fase della propria progettualità futura, in particolare sul tema della ricerca, che è uno degli elementi con cui vogliamo caratterizzare la piattaforma industriale del Trentino».
«Questo intervento – conclude Olivi – ha permesso quindi non solo di consolidare l’occupazione di 300 dipendenti e di interrompere qualsiasi procedura di esubero, ma di compiere un’azione che va ancora più in profondità. Un intervento che, al di là dei vincoli contrattuali, dovrebbe creare le condizioni per un’occupazione sempre più qualificata e, speriamo, sempre più stabile. A beneficiarne sarà l’intero distretto industriale di Rovereto, bisognoso di aziende importanti e storiche capaci di trainarlo verso sfide di sviluppo e di innovazione».

Nel dettaglio Marangoni Spa si impegna tra l’altro a:
- mantenere nel territorio della Provincia di Trento un livello occupazionale pari ad almeno 340 addetti (espressi in Unità lavorative annue) per il biennio 2009-2010, e pari ad almeno 300 occupati (ULA) per il triennio 2011-2013, con un margine di oscillazione pari al 20%, e comunque a non effettuare licenziamenti fino al 31 dicembre 2010;
- mantenere l’attuale governance della società e il baricentro delle attività del Gruppo in provincia di Trento;
- realizzare un’apposita palazzina all’interno del compendio di Rovereto, dove dar vita ad un unico Centro di ricerca del Gruppo sul territorio trentino, in luogo degli attuali centri ricerca dislocati su più strutture. A tale Centro, che opererà anche in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dei Materiali dell’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler, sarà affidato il compito di progettare e realizzare prodotti nuovi, tra cui pneumatici a basso impatto ambientale, tecnologie avanzate e gomme tecniche.
Un punto, quest’ultimo, evidenziato anche da Diego Laner , consigliere delegato di Trentino Sviluppo. «Riteniamo di assoluta rilevanza – spiega Laner – il fatto che le attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Marangoni saranno svolte nello stabilimento di Rovereto, in stretta sinergia con l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler. Ciò rappresenta tra l’altro una significativa attestazione per le istituzione trentine e nel contempo la conferma che il territorio ha ormai raggiunto quello stato di maturità, nei settori della ricerca e dello sviluppo, idoneo a supportare ogni iniziativa di tipo scientifico a favore delle applicazioni industriali. Il processo di riorganizzazione, la concentrazione delle attività di ricerca e sviluppo, accompagnate dal finanziamento per linee interne tramite l’operazione di lease-back di Trentino Sviluppo, sono passaggi importanti che dovrebbero garantire ulteriore crescita e sviluppi al gruppo Marangoni, con conseguenti positive ricadute sul territorio, non solo in termini economici ma anche di sostenibilità sociale».
«L’operazione – conferma Mario Marangoni , presidente di Marangoni Spa - acconsentirà all’azienda di accelerare la ricerca e lo sviluppo dei prodotti».

Il Gruppo Marangoni è stato fondato a Rovereto nel 1950, operando quale rete di distribuzione regionale nel settore dei pneumatici. L’attività si è progressivamente sviluppata nei diversi settori dell’industria del pneumatico, anche per il tramite di società controllate localizzate sia in Italia che all’estero, fino a diventare uno dei pochi gruppi al mondo a gestire tutte le attività connesse all’intero ciclo di vita del pneumatico.
Oggi infatti il Gruppo Marangoni opera in diverse aree di business che vanno dalla ricostruzione dei pneumatici, compresi materiali e sistemi per la ricostruzione stessa, alla produzione di pneumatici nuovi, fino alla progettazione e realizzazione di macchine ed impianti tecnologici per la lavorazione dei pneumatici, passando per la distribuzione e la produzione di energia da termovalorizzazione ricavata dallo smaltimento delle gomme fuori uso.
A fine 2009 il Gruppo occupava 1.932 lavoratori, di cui 610 facenti capo a Marangoni Spa e, di questi, 324 presso lo stabilimento di Rovereto. Dieci gli stabilimenti per le produzioni di materiali in gomma e pneumatici: Rovereto (TN), Ferentino (FR), Anagni (FR), Pontetaro (PR), Sambuca Val di Pesa (FI), Ulzburg (Germania), Lagoa Santa (Brasile), Rosario (Argentina), Delaware (USA) e Sri Lanka. Ai quali si aggiungono due stabilimenti per le produzioni meccaniche: Rovereto (TN) e Ala (TN).
Già nel 2008 il Gruppo ha iniziato a risentire della crisi economica ed in particolare di quella legata al settore dell’automotive. Nel 2009 la crisi si è allargata coinvolgendo anche altri settori, come quello dell’autotrasporto industriale e del movimento terra. Il fatturato consolidato del Gruppo è così passato dai 340,2 milioni di euro del 2008 ai 304,3 milioni del 2009. Per fronteggiare la contingente recessione economico-finanziaria, il Gruppo Marangoni ha avviato un piano di riorganizzazione, anche societaria, perseguendo obiettivi di razionalizzazione e di miglioramento di efficienza e produttività, di recupero di redditività, e nel contempo di concentrazione in Trentino, ed in particolare nella sede di Rovereto, delle attività direzionali e tecnologiche e, come detto, delle attività di ricerca e sviluppo.
I primi dati 2010, relativamente alla dinamiche del fatturato, confermano che la strada imboccata è quella giusta. Ora l’intervento della Provincia di Trento, tramite Trentino Sviluppo, consentirà al Gruppo presieduto da Mario Marangoni il rilancio delle prospettive di crescita e di sviluppo, con importanti ricadute occupazionali, ma anche in termini di fiscalità e di indotto, a beneficio dell’intero territorio Trentino.

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