Trentino Sviluppo

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dal 11/05/2021 al 24/05/2021

Una live conference per il lancio di Circular Re-Thinking

Circular Re-Thinking, la scuola di specializzazione per aziende e professionisti che insegna il pensiero circolare, torna nelle aule di Progetto Manifattura dal 17 settembre al 10 ottobre

Dopo un periodo di stop imposto dall’emergenza Covid, la macchina organizzativa, composta da Trentino Sviluppo, dalla società di consulting Terra Institute e dalla rivista Materia Rinnovabile, è ripartita a pieno ritmo. Le iscrizioni sono già aperte sul sito circular-rethinking.it e martedì 25 maggio alle ore 17.00 ci sarà un evento live streaming sul canale YouTube di Trentino Sviluppo per presentare il programma di quest’anno.

“Creare lavoro per l’economia circolare”
Live streaming conference martedì 25 maggio ore 17.00

Con la conduzione del giornalista Emanuele Bompan, direttore della rivista Materia Rinnovabile e autore del libro “Che cosa è l’economia circolare?”, l’evento affronterà il tema dell’occupazione richiesta dall’introduzione della circolarità nei processi produttivi. Interverranno tre relatori esperti del settore:

  • Daniele Fano - Coordinatore del Comitato Scientifico Randstad Research Institute
  • Marco Gisotti - Esperto del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e autore del libro “100 Green Jobs per trovare lavoro”
  • Emanuela Vedovati - Consulente di sostenibilità per Terra Institute e co-ideatrice di Circular Re-Thinking
Attraverso degli approfondimenti su diversi aspetti dell’economia circolare si illustreranno i motivi per i quali le dinamiche produttive conducono ad una transizione verso il riuso, il riutilizzo, la rigenerazione di ciò che finora è sempre stato considerato rifiuto. L’evento metterà in luce anche quanto il mercato del lavoro, globale e italiano, stia richiedendo professionalità qualificate per ripensare le classiche sequenze produttive lineari in cicli produttivi circolari. 
  


ISCRIVITI ALL’EVENTO DI PRESENTAZIONE



Alcuni dati sull’economia circolare nel mondo

Fino al 2012 non esistevano studi sul valore dell’introduzione del modello circolare nell’economia reale. Il primo report pubblicato sul tema è “Towards the Circular Economy Vol. 1: an economic and business rationale for an accelerated transition” che è stato presentato al World Economic Forum del 2012 a Davos dalla Ellen MacArthur Foundation. 

Da quel documento miliare le stime sono state via via aggiornate e, secondo l’ultimo report della Fondazione MacArthur, il passaggio dal modello lineare a quello circolare permetterebbe una crescita dell’11% del PIL europeo entro il 2030 (7 punti percentuali in più rispetto alla crescita dal modello lineare), una riduzione delle emissioni del 48% e un aumento del reddito a disposizione delle famiglie pari al 18%. Se fatta crescere in maniera scalare, l’economia circolare potrebbe generare 450 milioni di euro in risparmi sui costi dei materiali, 100.000 nuovi posti di lavoro ed evitare 100 milioni di tonnellate di rifiuti nelle discariche. La condizione però è quella di partire immediatamente per introdurre questo modello circolare di approvvigionamento delle materie nel settore manifatturiero.

Italia è leader europeo nell’economia circolare

Il Rapporto Greenitaly 2020 ricorda che “l’approccio delle imprese italiane nei confronti della sostenibilita` ambientale ha registrato una netta trasformazione nel corso degli ultimi dieci anni. Dopo una prima fase in cui la tutela dell’ambiente era percepita come un onere, si e` affacciato uno stadio successivo innescato dalla constatazione che includere la sostenibilita` nelle strategie aziendali consente di acquisire un vantaggio competitivo”. Lo stesso documento definisce l’Italia un vero leader europeo nel riciclo dei rifiuti e nell’economia circolare” secondo tre indicatori chiave: 

  • il tasso di riciclo dei rifiuti
  • l’uso di materia seconda nell’economia
  • la produttivita` e il consumo pro-capite di risorse  

Le ambiziose riforme contenute nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza presentato nelle ultime due settimane dall’Italia all’Unione Europea avanzano sicure nella direzione della sostenibilità ambientale e legano saldamente gli obiettivi di economia circolare alle filiere produttive. Considerate dunque le tendenze in atto, non stupisce che il mercato del lavoro stia richiedendo sempre più professionalità in grado di gestire una trasformazione aziendale verso filiere circolari da tradurre poi in vantaggi economici.


A scuola di circolarità con Circular Re-Thinking

Il percorso della scuola Circular Re-Thinking vuole fornire le competenze e il network necessari ai futuri specialisti dell'economia circolare, sia professionisti che personale interno alle aziende. A fine progetto, i corsisisti saranno in grado di comprendere i processi aziendali da un punto di vista sistemico e di individuare le possibili intersezioni delle logiche circolari con i modelli di business. 

Scopri di più sulla scuola Circular Re-Thinking visitando il sito web circular-rethinking.com



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