Pulsar Industry triplica i propri spazi nel Polo Meccatronica di Rovereto
01/10/2024 - (m.d.c.) –
Pulsar Industry ha aperto la sua prima sede operativa in Polo Meccatronica nel gennaio 2023. Un anno e mezzo dopo l’azienda modenese, specializzata nella costruzione di impianti di confezionamento e logistica per l’industria alimentare, ha scelto di investire ancora su Rovereto, triplicando i propri spazi nell’hub di Trentino Sviluppo. Ed ora cerca progettisti meccanici e sviluppatori informatici formatisi nelle scuole del territorio da inserire nello staff per dare vita a nuove collaborazioni, come quella nata con il centro di prototipazione ProM Facility per stampare in 3D un nuovo tipo di pinza di presa per i robot destinati al confezionamento di alimenti.
Fondata oltre trent’anni fa, Pulsar Industry conta un’ottantina di dipendenti nella sede modenese. L’idea di aprire un piccolo avamposto di ricerca in Trentino è nata dopo aver collaborato con successo con il centro di prototipazione ProM Facility. La scelta è ricaduta fin da subito su Polo Meccatronica per la vicinanza con il centro stesso, con altre aziende della filiera e con l’Università di Trento.
A un anno e mezzo dall’inaugurazione del primo spazio uso ufficio, l’azienda ha triplicato i propri spazi passando da 2 a 4 dipendenti nella sede di Rovereto. «L’idea – spiega il manager Marco Arienti – è di assumere ancora per far fronte alle nuove commesse e progettualità. In particolare, cerchiamo progettisti meccanici e sviluppatori informatici. Ci piacerebbe attingere queste professionalità dal territorio, per cui invitiamo i giovani, anche laureandi, a farsi avanti».
Pulsar Industry è specializzata nella progettazione e costruzione di impianti personalizzati chiavi in mano, soluzioni integrate per le linee di produzione e di confezionamento dell’industria alimentare e nella realizzazione di sistemi di movimentazione e stoccaggio e magazzini automatici auto sanificanti per gli stabilimenti italiani ed esteri di clienti del calibro di Aia, Amadori, Beretta, Conad, Galbani, Granterre, Rovagnati e Unicoop.
La business unit roveretana lavora sia alla progettazione delle componenti meccaniche degli impianti che al software, con un particolare focus sulle soluzioni innovative. In collaborazione con ProM Facility, per esempio, è nato un progetto per stampare in 3D un sistema braccio-pinza più leggero e performante – un unico componente in plastica anziché in metallo – in grado di ridurre le inerzie e, di conseguenza, i tempi di confezionamento degli hamburger in vaschetta.
«Un altro momento molto stimolante dal punto di vista dell’innovazione – continua Arienti –sono le challenge universitarie». Come l’Industrial AI Challenge del 2022, che ha coinvolto Pulsar Industry assieme a cinque studenti del Master in Sistemi di Intelligenza Artificiale dell’Università di Trento. La sfida proposta dall’azienda mirava alla produzione di un modello di intelligenza artificiale che consentisse di selezionare il miglior semilavorato in alimentazione delle linee di affettamento di salumi al fine di ottenere il minor sfrido e aumentare la produttività, migliorando l’indice di efficienza complessiva OEE. L’obiettivo, quindi, era determinare per ogni semilavorato in giacenza nelle celle di temperizzazione una stima degli scarti che si sarebbero ottenuti per temperatura rilevata allo sconfezionamento e per lama utilizzabile. Risultato centrato perché – dopo le fasi di individuazione del dataset, di incremento della qualità dei dati e di individuazione del modello di apprendimento – la squadra ha ottenuto un miglioramento dell’indice di efficienza complessiva dell’1,37%.
Una seconda challenge, svoltasi quest’anno, ha poi coinvolto cinque studenti del corso di laurea magistrale in Management and Industrial Systems Engineering dell’Università di Trento. Con loro, Pulsar Industry ha partecipato alla Management Engineering Challenge del Dipartimento universitario di Ingegneria Industriale e Fondazione HIT – Hub Innovazione Trentino. L’obiettivo era quello di costruire un modello matematico per automatizzare la programmazione degli ordini, da evadere entro un intervallo di tempo prestabilito. Il processo, ad oggi, è affidato a un operatore che si basa sulla propria esperienza. «Il modello proposto dagli studenti e basato sulla programmazione lineare integrale – conclude Arienti – è sicuramente un bel passo avanti verso la modernizzazione di questa operazione, che ben si integra con i software di Pulsar Industry e sicuramente sarà oggetto di sviluppo futuro».