Trentino Sviluppo

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dal 22/04/2022

Dalla crisi alla rinascita: la svolta green di Fucine Film

Era il 2018 quando nello stabilimento di Fucine Film, azienda della Val di Sole specializzata nel settore dei film per imballaggio di alimenti, le linee di produzione erano ferme. 

Ad oggi, dopo appena 4 anni, si registrano 30 nuove assunzioni, 250 clienti attivi e un fatturato che è passato da 20 a più di 35 milioni di euro all’anno. Tutto questo grazie all’accordo tra Trentino Sviluppo ed Eriplast e il finanziamento di 3,5 milioni di euro della Provincia autonoma di Trento, che hanno consentito all’azienda di rimettersi in sesto e avviare innovativi progetti di economia circolare. Una svolta green che ha rilanciato Fucine Film sui mercati internazionali e che permette oggi di riciclare circa 60 milioni di bottiglie all’anno. Una per ogni cittadino italiano.

CHI È FUCINE FILM

Da quasi 50 anni Fucine Film è leader nella produzione di film plastici destinati principalmente al mercato dell’imballaggio alimentare, del packaging tecnico per l’industria e del farmaceutico-medicale. Da Fucine, piccola frazione del Comune di Ossana a 982 metri di altitudine, all’imbocco della Val di Pejo, la fabbrica esporta l’80% del suo valore all’estero, arrivando anche negli Stati Uniti e in Australia.

Tutto questo ha rischiato di diventare solo un bel ricordo quando nel 2018 l’azienda ha dovuto affrontare una forte crisi dovuta a una proprietà d’oltralpe che, in meno di otto mesi, aveva svuotato la fabbrica togliendole denaro e valore sul mercato, mettendo così a rischio oltre 50 famiglie.

IL SALVATAGGIO E LA CRESCITA

Grazie ad un accordo tra Trentino Sviluppo ed Eriplast, un piano industriale pari a 3,5 milioni di euro finanziati dalla Provincia autonoma di Trento e un investimento di oltre 8 milioni da parte dell’imprenditore privato acquirente, lo stabilimento di Fucine è potuto tornare nel 2018 nel pieno dell’operatività. 

In questo modo l’azienda non solo ha potuto riprendere la produzione, ma è riuscita a registrare una crescita esponenziale. Numeri alla mano, nel 2021 il fatturato ha registrato un incremento del 44% sull’anno precedente e i clienti attivi sono arrivati a 250, per la maggior parte esteri. I dipendenti sono inoltre saliti a quota 80 grazie a 30 nuove assunzioni, che hanno abbassato l’età media del personale a poco meno di 40 anni.

LA SVOLTA GREEN

Questa crescita importante è stata possibile grazie all’iniezione di capitali pubblici e privati, ma non solo. Ciò che ha fatto veramente la differenza è stato il modo in cui quei capitali sono stati sfruttati. Fucine Film ha deciso subito di agire in due direzioni: sviluppo tecnologico (automazione della produzione e Industria 4.0) e svolta ecologica. 

A fare la differenza è stato soprattutto l’avvio di progetti che mettessero al centro l’ambiente attraverso processi di economia circolare. In particolare, è stata inserita in stabilimento una nuova linea di produzione che permette oggi di produrre film plastici provenienti per l’80% da materiale riciclato. Si stima che in un anno Fucine Film riesca a riutilizzare circa 60 milioni di bottiglie, provenienti da consorzi italiani ed europei che si occupano di riqualificazione di materiali di riciclo. 

Ma il traguardo da raggiungere è ancora più ambizioso. L’azienda della Val di Sole, in collaborazione con l’Università di Parma, ha infatti progettato un impianto in grado di produrre PET 100% riciclabile. L’innovazione ha già avuto un primo via libera da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA - European Food Safaty Authority) e si prevede che il nuovo prodotto potrà essere immesso sul mercato in maniera massiva nel prossimo autunno.

Alla produzione di film provenienti da plastica riciclata si affianca infine il recupero degli scarti di produzione, destinati a un ramo commerciale di PVC rigenerato. Un salto di qualità notevole, quindi. Non solo per l’azienda, ma anche e soprattutto per l’ambiente.



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