Trentino Sviluppo

EU-BIC
EU-BIC
Visit Trentino
Visit Trentino

Obiettivo fiera: metodo e consapevolezza

Un percorso stimolante e di crescita, anche per chi ha già esperienza”. Si è conclusa il mese scorso la prima edizione di “Obiettivo Fiera”, il progetto pilota di incubazione fieristica promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con Riva del Garda Fierecongressi. Sono state ben 22 le imprese partecipanti, di cui 15 del settore agrifood e 7 dell’ambito legno-arredo e wellness.
Com’è stato “Obiettivo Fiera” dal punto di vista dei partecipanti? Ne abbiamo parlato con Lorida Biranji, Social media moderator e Customer care di Altea, impresa di Arco attiva nella produzione della Birra Impavida.

L’azienda è nata nell’autunno del 2020 su iniziativa delle due socie Serena Crosina e Raimonda Dashku, attuale amministratrice delegata. Produce birra artigianale non pastorizzata con impianti altamente tecnologici, a vista, in una struttura pensata anche per l’organizzazione di eventi aperti al pubblico. Attualmente la commercializzazione riguarda prevalentemente l’Italia ma l’impresa ha già attivato una collaborazione in Austria e guarda con interesse ad altri mercati esteri. 

Come mai avete scelto di partecipare a “Obiettivo fiera”? 

“Abbiamo deciso di partecipare a Cibus, la maggiore fiera del food a livello nazionale (in programma dal 30 agosto al 3 settembre a Parma). Volevamo arrivare preparati a questo momento e quindi abbiamo pensato di intraprendere un percorso specializzato”. 

Gli incontri di “Obiettivo Fiera” si sono svolti in modalità virtuale, ad eccezione della visita finale alla struttura Palavela presso il Centro Congressi di Riva del Garda. I moduli hanno riguardato diversi aspetti della preparazione in vista degli eventi fieristici e, nello specifico: “La partecipazione commerciale: come organizzare l’esperienza fieristica del cliente in un viaggio emozionante a lieto fine”, “La preparazione dello stand”, “La comunicazione digitale prima, durante e dopo l’evento” e “Conti alla mano: come definire un budget affidabile misurando ogni investimento nel dettaglio”. 

Quali temi ha trovato più interessanti? 

“Ho trovato tutti i contenuti di grande interesse, dalla preparazione alla fiera, con le fasi, pre-durante e dopo l’evento, alla comunicazione social. Un altro aspetto che mi è piaciuto è quello che riguarda il come ci si presenta in fiera, quindi la comunicazione non verbale: come ci si pone verso il potenziale cliente”.

Come ha influito il percorso sulla vostra preparazione in vista della fiera?

“Ho partecipato a diverse fiere in passato per lavoro quindi avevo delle precedenti esperienze. Questo percorso però mi ha dato più consapevolezza e metodo, ad esempio per la definizione delle varie fasi della preparazione all’evento e nella divisione dei compiti, ma anche nell’importanza della comunicazione”.

La pandemia ha permesso di sperimentare nuove modalità di fiera, anche digitali, cosa ne pensa? 

“Le fiere digitali sono state un’occasione preziosa perché hanno permesso di non fermare questo tipo di promozione nel corso dell’emergenza sanitaria. Speriamo però che presto si possa tornare in presenza. Il contatto diretto con le persone è importante in particolare in un settore come quello del food, per poter guardare le persone negli occhi per capire il loro livello di interesse, ma anche per conoscere i competitor presenti negli altri stand”.


Torna all'elenco Indietro