Cosa sono i diritti di proprietà intellettuale e perché proteggerli
I
diritti di proprietà intellettuale costituiscono, per tutte le
tipologie di imprese, ma soprattutto per PMI, un asset di valore
inestimabile da proteggere e tutelare con attenzione. Il
valore delle aziende, infatti, è oggi sempre più rappresentato da
beni intangibili come il marchio, i brevetti, il design.
L’importanza
di proteggere e valorizzare i diritti di proprietà intellettuale
nasce da un concetto fondamentale: la competitività. Sono infatti
l’innovazione, la creatività, il know-how, la ricerca, ma anche
l’aspetto estetico dei prodotti o il carattere attrattivo dei
marchi i fattori che consentono alle imprese di essere competitive in
un mercato altamente concorrenziale che seleziona i prodotti sulla
base della qualità.
Le
PMI italiane si sono dimostrate leader nell’innovazione di prodotto
e di processo avendo sviluppato negli anni competenze tecniche
ineguagliabili. Parallelamente, però, spesso non hanno prestato
sufficiente attenzione ai propri beni immateriali e alla conoscenza
accumulata, né hanno reputato necessaria una attenta pianificazione
strategica dei propri asset di proprietà intellettuale che sia
coerente con le scelte e le strategie commerciali e finanziarie
dell’impresa.
Negli
ultimi anni è emersa, invece, una maggior consapevolezza della
funzione strategica di quest’ultima. Innanzitutto perché permette
all’impresa di difendersi dai contraffattori: ad esempio, il
deposito di un brevetto impedisce ad altri di sfruttare indebitamente
le conoscenze e le invenzioni sviluppate in azienda, oppure, la
registrazione di un marchio consente di bloccare coloro che traggono
in inganno il consumatore apponendo un marchio registrato su un
prodotto non originale. Gli strumenti di proprietà intellettuale
però non hanno soltanto un ruolo difensivo, ma possono essere
sfruttati anche in mdodo attivo: es attrarre clienti, forme di
finanziamento, opportunità di collaborazione.
Per
tutte quelle aziende desiderose di operare con successo nei mercati
internazionali è dunque necessario sviluppare una piena coscienza
del valore dei diritti di privativa intellettuale e del loro regime
di protezione poiché in una knowledge-based economy, quale quella
attuale, il bene più prezioso è rappresentato dalla conoscenza
intesa in tutte le sue forme (innovazione, creatività, know-how,
etc.).
Ma
cos’è esattamente la proprietà intellettuale?
Con
tale espressione, dal punto di vista giuridico, ci si riferisce
all’insieme dei diritti, i cosiddetti Intellectual
Property Rights
(IPR) di carattere:
-
personale,
ovvero il diritto morale di essere riconosciuto autore dell’opera
o ideatore della soluzione tecnica o del marchio, che è un diritto
personalissimo e inalienabile;
-
patrimoniale,
connessi allo sfruttamento economico del risultato della propria
attività creativa, che è invece un diritto disponibile e
trasmissibile.
La
proprietà intellettuale si può suddividere in tre grandi
macro-categorie:
-
proprietà
industriale:
invenzioni (brevetti), marchi, disegni industriali, variazioni di
piante e indicazioni geografiche di origine;
-
opere
artistiche protette da copyright:
opere letterarie e artistiche, musica, programmi televisivi,
software, banche dati, disegni architettonici, creazioni
pubblicitarie e prodotti multimediali;
-
strategie
commerciali:
segreti commerciali, know-how, impegni di riservatezza o produzione
rapida.
Come
si possono proteggere i diritti di proprietà intellettuale?
La
forma di tutela dipende dal tipo di proprietà intellettuale:
-
brevetto –
consente di impedire a terzi di realizzare, utilizzare o vendere
l'invenzione per un certo periodo di tempo, a seconda del suo tipo;
-
modello
di utilità –
protegge le innovazioni che, pur presentando carattere di novità
dal punto di vista applicativo, non hanno un’altezza inventiva
sufficiente per la concessione del brevetto;
-
marchio -
protegge il nome del prodotto, impedendo ad altre aziende di vendere
un prodotto con lo stesso nome;
-
design
– protegge la
creazione di prodotti o parti di prodotti caratterizzati in
particolare dalla disposizione di linee, superfici, contorni o
colori oppure dal materiale utilizzato;
-
copyright –
informa il pubblico che l'autore intende controllare la produzione,
distribuzione, esposizione o rappresentazione della sua opera. Il
diritto d'autore viene riconosciuto automaticamente, senza bisogno
di una registrazione formale. Il simbolo del copyright può essere
usato da subito.
Le
modalità di protezione dipendono, inoltre, anche dal contesto
geografico nel quale si ha l’esigenza di attivare una tutela. I
diritti di proprietà intellettuale sono infatti suscettibili di
sistemi di protezione differenziata a livello nazionale, nell’ambito
dell’Unione Europea, e su base internazionale.
Per
proteggere al meglio i propri prodotti e servizi occorre dunque
adottare una strategia definita e porsi le seguenti domande:
-
È
veramente necessaria una protezione? Esiste il rischio di abuso da
parte di terzi?
-
Cosa
si vuole proteggere? L’invenzione, il marchio o il design? Magari
le tre cose contemporaneamente? E come? È meglio registrare la
particolare forma di una bottiglia come design oppure il nome di una
bibita come marchio?
-
In
quali Paesi si vuole commercializzare i propri prodotti? In quali
Paesi è necessaria una protezione? Qual è il rapporto
costi/utilità?
Proteggere
i propri diritti può sembrare a volte dispendioso, ma, a lungo
termine, optare per un meccanismo di tutela farà sicuramente
risparmiare molto tempo e denaro e fornire un valore aggiunto
rispetto alla concorrenza.