AREA CASOTTE, ENTRA IN FUNZIONE L'ELETTRODOTTO INTERRATO
28/05/2015 - (d.m.) Sono entrate in funzione le nuove linee elettriche ad alta tensione a servizio della ferrovia del Brennero che attraversano nel sottosuolo l’area produttiva Casotte a Mori. Smontati i vecchi conduttori aerei e rimossi i tralicci che ostacolavano la viabilità interna, dopo le prove elettriche di collaudo ed il nulla osta di Rete Ferroviaria Italiana si è “dato corrente” al nuovo condotto. Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, accompagnato dai tecnici di Trentino Sviluppo e dai rappresentanti della ditta che ha eseguito i lavori, ha voluto essere presente di persona per “salutare” la conclusione dell’opera. Termina così positivamente una vicenda iniziata 25 anni fa - il primo progetto per lo spostamento dell’elettrodotto risale infatti al 1990 – e che ha portato alla rimozione dei 6 chilometri di cavi elettrici aerei ad alta tensione che costituivano un impedimento al completamento di quella che, con i suoi 25 ettari di superficie, è la più grande area produttiva di nuova edificazione in Trentino.
Con il benestare di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Terna, le nuove linee in cavo interrato sono entrate in esercizio permanente, sostituendo il precedente elettrodotto aereo che vincolava l’utilizzo di un’area produttiva strategica.
Particolarmente soddisfatto Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico e lavoro che ha voluto essere presente cogliendo l’occasione per compiere un sopralluogo all’area. «Da oggi l’area è disponibile per accogliere nuovi insediamenti - sottolinea Olivi – e abbiamo chiesto a Trentino Sviluppo, che è intervenuta coordinando i lavori e rendendo possibile la loro ultimazione in tempi molto rapidi, di collaborare con l’Ufficio aree della Provincia intensificare l’azione di promozione e attrazione di investimenti sia da parte di piccole e medie imprese del territorio, a partire da Mori e dalla Vallagarina, sia interessando nuove attività con sede fuori provincia».
«L’area Casotte – spiega ancora Olivi – diventa per il Basso Trentino la zona produttiva in cui far confluire tutte le possibili iniziative di insediamento. Una scelta coraggiosa che ha voluto tenere presente l’esigenza di risparmio del territorio, evitando di edificare nuove piccole aree in ciascun comune. Abbiamo invece voluto investire in un’unica area di grande pregio, di valenza provinciale, localizzata in posizione strategica sia rispetto alla viabilità, vicina all’autostrada e alla ferrovia, sia per la sua vicinanza ai polo tecnologici di Rovereto».
L’area Casotte a Mori, con i suoi 25 ettari di superficie e la possibilità di edificare edifici a carattere artigianale ed industriale per 130 mila metri quadrati complessivi, potrà quindi ora essere messa a disposizione delle aziende interessate ad insediarsi.
Un intervento, quello dell’interramento delle linee elettrica ad alta tensione a servizio della ferrovia, avviato il 6 giugno 2014, nel complesso costato 3,3 milioni di euro, oneri fiscali esclusi, compresi oltre ai lavori per 1,8 milioni di euro anche le forniture dei cavi per l’alta tensione e relativi accessori, gli oneri verso RFI e le spese tecniche di progettazione e collaudo.
Si conclude così una vicenda che risale a 25 anni fa. Il primo progetto di massima per lo spostamento dell’elettrodotto dall’area Casotte risale infatti all’agosto 1990 e fu redatto dall’allora Ufficio Aree del Servizio Industria della Provincia di Trento. L’avvicendarsi di diverse iniziative di insediamento e l’attesa di un tracciato di viabilità definitivo determinarono un susseguirsi di soluzioni tecniche alternative
Nel gennaio 2012 l’avvio dei lavori, commissionati da Trentino Sviluppo, per l’apprestamento dell’area produttiva Casotte che prevedevano lo spostamento ma non l’interramento del tracciato della linea elettrica.
A lavori avviati la Provincia autonoma di Trento ha tuttavia voluto compiere un ulteriore sforzo per migliorare la qualità infrastrutturale, paesaggistica e logistica della nuova area produttiva, incaricando Trentino Sviluppo di procedere con l’ interramento dell’elettrodotto su un tratto di circa un chilometro, soluzione che presenta indubbi vantaggi sotto il profilo dell’impatto paesaggistico, della possibilità di sfruttare appieno la superficie disponibile senza intaccare l’area produttiva adiacente delle Brianeghe e senza attivare procedure espropriative su terreni privati.
Il tracciato interrato da oggi in funzione costeggia la nuova strada a servizio dell’area industriale e, per il tratto più a nord, corre parallelamente al canale “Biffis” di proprietà di Hydro Dolomiti Energia. Una soluzione che interessa esclusivamente zone di proprietà pubblica ricomprese nell'area industriale e che pertanto ha permesso di contenere i costi ed accelerare i tempi dell’intervento. E’ stato così possibile, inoltre, limitare al minimo la perdita di spazi produttivi a disposizione delle aziende interessate ad insediarsi nella nuova area delle Casotte: la cosiddetta “fascia di asservimento”, cioè la distanza di sicurezza da tenere rispetto alla posizione dei cavi interrati, passa infatti a ridosso delle strade e a margine dei confini, dove non sarebbe comunque possibile edificare.
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