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L'enorme potenziale del mercato del biologico danese

Gli imprenditori ed i manager abituati ad internazionalizzare ed esportare i propri prodotti e servizi all’estero sanno bene che, a seconda delle caratteristiche della domanda nazionale, ogni mercato può offrire opportunità diverse. Per chi esporta prodotti biologici, le peculiarità del mercato danese e dei consumatori che lo compongono sono l’ideale per espandere il proprio business.
La Danimarca ha infatti una lunga tradizione nel settore biologico che arriva da lontano, prima ancora che prodotti di questo tipo acquisissero popolarità nel resto d’Europa. Già nel 1987, il governo danese fu il primo al mondo ad introdurre una norma che regolamentasse la produzione di prodotti organici. Quasi trentacinque anni dopo, Copenaghen è il primo mercato biologico al mondo, occupando nel 2018 il 12% dell’intero settore (figura 1) e registrando una crescita del 14% delle vendite nello stesso anno. Nel 2019, è stata registrata una ulteriore crescita del mercato del +9,4%.

Figura 1 Rilevazione della market share nazionale del mercato biologico

Se oltre a questo dato si tiene in considerazione la dimensione della popolazione locale, che è al di sotto delle 6 milioni di persone, si realizza quanto forte sia la passione dei consumatori danesi per i prodotti biologici e di qualità. L’importanza del tema del biologico per la Danimarca si riflette anche nelle scelte politiche del governo, improntato ad un incremento costante dei sussidi sia per gli agricoltori che per il settore gastronomico e alimentare. Inoltre, ben l’11% dei territori danesi sono coltivabili, una percentuale che si assesta al doppio della media europea.

Il mercato del biologico danese, i cui prodotti sono contrassegnati dalla cosiddetta “Ø-label”, è tuttora in crescita. Storicamente, si tratta di un mercato orientato all’import, in particolare di prodotti quali cereali, verdura, frutta, tè, caffè, vino e prodotti alimentari per bestiame e agricoltura. Import ed export si concentrano in particolar modo verso i paesi europei, tra cui l’Italia. La figura 2 illustra la crescita del mercato del bio danese sia in entrata che in uscita nel corso del tempo, con un ampio gap a favore dell’import che persiste ancora oggi. Il disavanzo commerciale si è assestato, nel 2017, a circa 900 milioni di DKK, pari a 120 milioni di euro.

Figura 2 Crescita dell'Import-Export del mercato del biologico danese nel tempo.

Se il mercato locale è trainato da una domanda tanto profonda per il settore dei prodotti organici, vale la pena interrogarsi sulle caratteristiche dei consumatori danesi. Ogni settimana, più della metà dei cittadini danesi acquista almeno un prodotto biologico. Non è tutto, poichè in media ben l’11,5% della spesa per i consumatori danesi è destinato a prodotti di origine biologica, confermandosi i primi in questa speciale classifica, seguiti da Svizzera e Svezia. In totale, i danesi acquistano prodotti biologici per 16 miliardi di DKK, pari a più di 2 miliardi di euro. I danesi preferiscono in assoluto i canali retail per l’acquisto di prodotti organici, inclusi quelli online; seguono i canali di food service, minimarket e chioschi. 

A dipingere il profilo del consumatore danese è innanzitutto la fedeltà al momento dell’acquisto. Mentre il fattore prezzo è visto come secondario, i danesi prediligono prodotti freschi, salutari, biologici, locali, sostenibili e che portino in ultima istanza alla fidelizzazione del cliente. I fattori chiave per conquistare la clientela danese consistono in salubrità, gusto, qualità e imballaggi attraenti, benessere degli animali, dell'ambiente e dei metodi di produzione. Oltre l'80% dei danesi ripone un alto livello di fiducia nel marchio Ø-label, in quanto i requisiti per la questa certificazione sono ancora più stringenti di quelli per il logo biologico dell'UE. In un mercato che ha ancora margini di miglioraremento nonostante la già comprovata solidità, gli analisti individuano nella Generazione Z, e in particolar modo in quella dei Millennial, i gruppi di consumatori da conquistare per ampliare ulteriormente il mercato. 

L’ultima tendenza del settore bio danese è quella del vino biologico, un trend in ascesa specialmente tra gli Under 40. La vendita del vino biologico in Danimarca ha fatto registrare una crescita del +67% nel biennio 2014-2015 e del +40% in quello 2015-2016. Ad oggi, quello del vino biologico rappresenta l’8,5% del mercato del vino danese ed il 5% di quello dei prodotti bio. Tra le principali regioni a cui la Danimarca guarda per le importazioni nel settore vinicolo italiano figurano Toscana e Trentino Alto Adige, con una certa crescita anche delle regioni del Sud Italia.

Fonte: Camera di Commercio italiana in Danimarca
L’articolo è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Danese con cui Trentino Sviluppo è associata, per offrire servizi personalizzati alle aziende trentine interessate al mercato. Per approfondimenti sul settore e sulle altre opportunità è possibile contattare Daniela Pedrotti daniela.pedrotti@trentinosviluppo.it



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