WITLAB, l’officina del nonno 3.0
Per la rivista Wired è il più bel fablab d’Italia
E’ stato segnalato nel 2016 da Wired Italia come il fablab più importante del Paese. Per il Corriere della Sera è il laboratorio del futuro 3.0. Il Sole24ore lo definisce “un servizio unico per ragazzi e imprese”.
Witlab, il laboratorio di fast prototipying privato (noto oggi col termine inglese fablab) nato dentro
Progetto Manifattura, l’incubatore green di Trentino Sviluppo e il principale hub della green economy in Italia, sito a Rovereto, senza dubbio ha battuto ogni record di gradimento.
Il progetto è nato dall’incontro delle esigenze di
Witted, una startup innovativa che si occupa dello sviluppo di prodotti nell’ambito delle tecnologie green e medicale, e Progetto Manifattura che voleva uno spazio per ricercatori, ragazzi e imprese dove poter fare prototipazione, formazione e officina.
«Circa due anni fa – spiega
Andrea Saiani, ideatore dell’iniziativa – Witted, che si occupa di prototipi e brevetti, aveva vinto un bando europeo e si era insediato in Manifattura. Dopo un anno ci hanno chiesto di cosa avevamo bisogno per migliorare la prototipazione. Così mi è venuto in mente un progetto di Fablab in una logica Adult Creative Learning». Progetto Manifattura ha entusiasticamente supportato la realizzazione, intuendo subito il potenziale beneficio per start-up e grandi imprese sempre in cerca di soluzioni flessibili ed economiche per fare R&D.
Witlab prende spunto dal concetto dei Fabrication Laboratory del
Mit di Boston, dei laboratori creativi, che aveva esportato a sua volta da Reggio Emilia con i laboratori di Reggio Children. «Mi piaceva l’idea di riportare il progetto in Italia restituendogli uno stile italiano, legato alla manifattura, alla falegnameria e alla relazione». A differenza di altri fablab, sponsorizzati dal settore pubblico Witlab è 100% privato. Al suo interno, in oltre 300 metri quadrati di officina attrezzata, trovano spazio postazioni di design e programmazione digitale, stampanti e laser scanner 3D, officina elettronica e robotica, falegnameria, macchine piegatrici digitali e per il taglio laser.
Lo spazio si rivolge a
startup all’interno di Progetto Manifattura, che iniziano a capire come sfruttare quest’officina sotto il loro ufficio, a
grandi imprese che cercano soluzioni R&D economiche e flessibili e ad artisti 3D, architetti, hobbisti, curiosi e giovani inventori.
Spesso realizzare un prototipo da testare prima di metterlo sul mercato può costare anche centinaia di migliaia di euro. Ci si deve affidare ad artigiani specializzati, spesso più di uno, per realizzare ad hoc pezzi su misura per il proprio prototipo. Grazie a tutte le macchine di nuova generazione presenti nel Witlab questi costi possono essere notevolmente ridotti.
Molto interesse naturalmente da
scuole e università che hanno già iniziato ad organizzare workshop tematici al suo interno per formare i ragazzi a questo nuovo tipo di artigianato.
«Un ragazzo di sedici anni ha creato un pianoforte con Arduino e dei altri di diciassette lo stiamo aiutando a brevettare la sua idea che ha iniziato a sviluppare nella cantina di casa», spiega Emanuele Rocco, socio di Andrea. «Quando ha saputo che avevamo aperto ci ha detto: ho sviluppato un’idea ma non credo di aver finito».
Nelle sei aree tematiche c’è spazio per l’ideazione creativa, lo spazio di relazione inventiva, lo scambio di esperienze. Il sogno creativo può riguardare la custodia innovativa per l’iPhone e la lampada LED, o un componente per la prossima generazione di impianti ad energie rinnovabili, magari un ricambio fuori produzione per la lavatrice o un circuito per sistemi robotici.
Witlab si paga “a consumo”. A seconda dell’impiego di macchinari e materiale i faber scalano il costo da una tessera precaricata. WitlLab si trova in
Piazza Manifattura 1, a Rovereto, all'interno dell’incubatore per il Green Tech “Progetto Manifattura”.
Il laboratorio è raggiungibile a 15 minuti a piedi dalla stazione dei treni di Rovereto, in bus linea 2, o via bike sharing, con l'auto dall'uscita Rovereto Sud e seguendo le indicazioni per Progetto Manifattura. In bicicletta è accessibile attraverso le linee di pista ciclabile dalla città e lungo il fiume Leno a Borgo Sacco.